CAFFE’ NAPOLETANO | CAFFETTERIA
Anche se il caffè era già in voga nell’Italia nel 1600, dal gusto così pungente da essere definito la “bevanda del diavolo”, in realtà arrivò solo qualche anno più tardi nel luogo dove questo è divenuto più famoso: Napoli col Caffè Napoletano. Qui si sviluppò, secondo la leggenda nel 1624 grazie al musicologo Pietro della Valle, fuggito da Roma per una delusione amorosa e approdato a Napoli, per poi proseguire il suo viaggio verso la Terra Santa, dove pare abbia trovato il nuovo amore e dove avrebbe assaggiato il kahve (caffè), bevanda profumata generata da bricchi posti sul fuoco, e che avrebbe in un secondo momento importato a Napoli. Accanto a questa vi sono anche altre tesi sull’origine. Una afferma che già nel Cinquecento il caffè sarebbe stato iniziato dall’Università di Medicina di Salerno in qualità di medicinale, mentre altri sostengono che già alla corte napoletana degli Aragonesi, nel 1450, esso fosse presente. In ogni modo, la moda popolare del caffè si diffuse nella città partenopea soltanto nell’Ottocento, quando venne a formarsi anche la figura del “caffettiere ambulante”, che si aggirava per le strade a vendere la bevanda, munito di tazze, caffè, latte e zucchero, ricordando, sembra, il santo giornaliero da festeggiare.
Passando dalla pièce teatrale La bottega del Caffè, che Goldoni scrisse nel 1750, al detto di Eduardo: “Io, per esempio, a tutto rinuncerei tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell’oretta di sonno che uno si è fatta dopo mangiato. E me la devo fare io stesso, con mani.”, il caffè è tutt’oggi una delle bevande più consumate, tant’è vero che quando bisogna incontrarsi con una persona per una chiacchierata tranquilla quella di prendere insieme un caffè è la prima idea che viene in mente, e nella città del Sud questo vale più di tutti gli altri centri, visto che questa bevanda ha assunto un grado di popolarità così alto da diventare quasi mitica.
Preparazione con la Caffetteria Napoletana
- Youtube: Diemme Torrefattori in Italia dal 1927 | Pierpaolo Meneguolo