CAFFÈ E ORIGINI | LA FILIERA DEL CAFFÈ
La Raccolta
Una volta piantato, il seme del caffè germoglia rapidamente e viene poi estratto. Normalmente si procede con una raccolta annua, anche se alcuni produttori ne fanno due. La crescita della pianta è rapida e già dopo meno di un anno essa viene trasferita nel vivaio per la produzione.
Ci vorranno circa 3 anni. Il frutto che ne deriva è detto Drupa e la grandezza e il colore dipendono dalla varietà della pianta, ciascuna proveniente da una certa famiglia. La già citata Typica, per esempio, ha una buona resa in tazza, anche se la sua pianta non ha molta produttività.
Da questa specie madre ne vengono prodotte altre, come per esempio il dolce e raffinato Bourbon, che della Typica è una variazione naturale, o come il Mundo Novo di origine brasiliana, anche questo naturale, che si presenta quale ibrido tra Typica e Bourbon. Poi c’è la Caturra, ibrido del Bourbon e pianta anch’essa brasiliana, con una resa così alta da rischiare di soccombere per l’eccessiva produttività.
Il Catuai è un ibrido tra il Caturra e il Mundo Novo, mentre la Maragogype, mutazione della Typica, è famosa per i suoi grandi chicchi detti “di elefante”. La Geisha, o Gesha, nasce in Etiopia, per arrivare poi in America Centrale e Meridionale, dove oggi v’è la maggioranza della sua elaborazione. Mutazioni naturali del Bourbon sono il Pacas e il Villa Sarchi (che non è italiano, ma della Costa Rica), mentre il Pacamara è un incrocio tra Pacas e Maragogype.