CLASSIFICAZIONE DEL CAFFÈ – LA FILIERA DEL CAFFÈ
La classificazione del caffè è fondamentale per constatare che il prodotto sia concorde alle regolamentazioni degli scambi tra i vari Paesi, per accertare che i lotti siano adeguati alla caratterizzazione scritta sui contratti di compera e per sincerarsi che il prezzo sia consono al mercato. Sono molti gli enti che si occupano di questo, con richiamo al Contratto Europeo del Caffè o all’Accordo Internazionale del Caffè.
La più importante borsa a esso deputata è la Coffee, Sugar and Cocoa Exchange di New York. La bevanda è classificata per aerea di origine, specie, anno di raccolta, sistema produttivo, tipo di grano, grandezza del chicco e tipo di lotto.
La classificazione per zona d’origine avviene secondo il Paese produttore, dando in certi casi la denominazione della popolazione che vive in una determinata aerea oppure il porto d’imbarco. Il caffè può essere suddiviso in Milds (di norma lavorati a umido con fermentazione, sono arabica “fini” che vengono dal Centro e Sud America, Kenya, Tanzania e Burundi), Robusta (classificati a seconda del Paese d’origine, dove viene aggiunto anche il “grado”) e Brasiliani (Arabica divisi in: Santos, Paranà e Rio/Minas, sempre a seconda del luogo d’origine; i Robusta brasiliani vengono invece detti Conilon). Per quanto riguarda la specie di appartenenza, per la quale si rimanda al nostro articolo inerente al metodo produttivo del caffè, è suddivisa in sostanza in Arabica e Robusta, anche se esistono alcune nuove varietà, come la Coffea Charrieriana e la Coffea Congensis. Per quanto concerne l’anno di raccolta (ICO, International Coffee Organization) è calcolato in due annate, dato che s’inizia il primo ottobre, per terminare il 30 settembre dell’anno dopo; in Brasile invece s’inizia il primo luglio per terminare il 30 giugno. Il caffè può essere crudo o tostato, quello crudo si conserva meglio e nei sacchi può essere contraddistinto da diciture, quali: Current Crop (raccolto recente) e Past Crop (raccolto in passato); si possono trovare anche i termini New Crop e Old Crop (nuovo o vecchio raccolto).
Non sempre è indicato sulle confezioni il metodo di lavorazione, anche se è un’informazione molto importante. Anche in questo caso, rimandando all’articolo sulla produzione, questo può essere: lavato, naturale o semilavato. Il tipo di grano può essere classificato nei seguenti modi: Flat Bin, se è piatto e lungo, di norma riferito all’Arabica “Typica”; Bourbon, per Arabica, se piatto e dalla forma rotonda; Peaberry, se i noccioli.