FERMENTAZIONE E DISTILLAZIONE ED INVECCHIAMENTO | ANALISI
Distillazione
Per distillare il prodotto esistono essenzialmente due tipologie di alambicchi: il pot still, che è quello tradizionale, e quello a colonna (Patent Still), per produzioni industriali.
Il pot still è in rame, il miglior metallo per conduzione di calore e in grado di assorbire gli elementi solforosi, tramutandoli in solfato di rame. Il wash, in partenza a basso grado alcolico, è portato a ebollizione alla base del macchinario.
I vapori salgono fino al collo, detto “di cigno”, passano poi per il braccio, entrando in contatto con l’aria fredda, condensandosi.
Può accadere che i vapori non arrivino alla fine del braccio, tornando in indietro e provocando quello che si dice “reflusso”, dove gli alcolici avranno una risalita a temperatura più alta, diventando più raffinati, fino ad alleggerirsi così tanto da arrivare al condensatore.
L’alambicco industriale si compone di due colonne: l’analizzatore e il rettificatore. All’interno delle colonne vi sono file di grate che servono a raccogliere l’alcol tramite il calore, per poi raffreddarlo affinché si possa effettuare il “taglio”, permettendogli di collegarsi al wash freddo, che entrando nella zona della rettifica sarà poi inviato nell’analizzatore sotto forma di vapore.
Lo spirito proveniente dall’alambicco può avere un volume di purezza fino al 96 percento ABV. Si può decidere di tagliarlo a una gradualità inferiore, dando vita a un distillato più complesso.