Humulus Lupulus, o pianta del lupo. Pare si tratti di una pianta pericolosa, si parla invece del luppolo, l’ingrediente principale per la creazione della birra. Oltre a essere un po’ un lupo selvaggio, libero e solitario, vi è un’altra curiosità rispetto a questa materia prima, che appartiene alla famiglia della Cannabis, possedendo infatti un effetto sedante. Per questa sua dote – non a caso la Cannabis è utilizzata tutt’ora a scopo medico – il luppolo veniva impiegato fin nell’antichità per curare alcuni tipi di malattie, e questo avveniva già nell’antico Egitto e nell’antica Roma.
Inizialmente i Romani, per creare la birra, facevano uso di ingredienti quali il mirto o la maggiorana, mentre il luppolo era considerato ancora alimento d’élite. Già a Roma comunque si trovò in questo l’elemento emblematico da inserire nella bevanda, anche se il suo consolidamento ebbe luogo in particolar modo nel Medioevo, quando la produzione della birra si spostò nei conventi e nei monasteri, dove il luppolo venne ufficializzato quale sostanza indispensabile alla lavorazione della birra, e ciò accadde almeno per due motivazioni: per il suo aroma distintivo, che conferisce alla bevanda un sapore gradevole, e anche perché capace di attivarsi quale conservante della sostanza, permettendole di non disperdere le proprie caratteristiche. È in virtù di tale attributo che è stato possibile preservare e diffondere la birra in tutto il mondo, trovando quindi nel luppolo un elemento fondamentale, sia dal punto di vista balsamico che pratico. Per l’elaborazione della birra vengono fermentati soltanto i fiori dell’arbusto femminile, con le pigne che racchiudono sapori e aromi, nonché le resine alfa acidi, l’Umulene, e beta acidi, la Luppulina.
Il sapore amarognolo è dato dall’umulene, mentre l’elemento che contiene l’importante aspetto conservante è la luppulina. Questi ingredienti danno luce agli esiti terapeutici della birra, nonché alla sua qualità eupeptica, facendo di essa sia una bevanda di piacere che curativa… sarà per questa duplice ragione che il suo insediamento dura da secoli, senza subire inflessioni.