IL VINO DELLE TERRE LARIANE | VINOTECHE
Il lago di Como è da sempre meta ricercata dai turisti che vengono da ogni angolo del mondo per godere dell’incredibile spettacolo che la natura offre: ripide montagne dalla cima innevata che si tuffano in acque blu, riempendo occhi e cuore dei fortunati residenti che abitano i piccoli borghi presenti sulle rive.
Proprio su queste montagne, nei pressi di Domaso, si iniziò a parlare di Domasino, un vino genuino e schietto che fece innamorare il grande Mario Soldati.
Nel 2008 la stessa zona venne inserita in una delle IGT (indicazioni geografiche tipiche) più giovani di tutto il patrimonio enologico italiano, ed insieme ad alcuni comuni del comasco e del lecchese, soprattutto nell’areale di Montevecchia, andò a formare l’anno successivo il Consorzio dei Vini delle Terre Lariane, dal nome dell’IGT.
Un Consorzio che oggi conta ben 20 soci, un numero piccolo se si pensa alle grandi regioni vinicole italiane, un numero grande se si pensa che si è iniziato a produrre vino da poco.
Produrre, e non fare, perché il vino qui, in questi piccoli borghi lacustri e brianzoli si è sempre fatto, un po’ come forma di sostentamento alimentare (l’alcool è un grande fornitore di calorie), e un po’ perché da queste parti tutti hanno uno o due filari di vigneto in giardino.
Il passaggio lungo e difficile è stato portare la produzione dal classico nostranello di casa ad un vino pronto ad andare sul mercato e affrontare i palati dei degustatori di tutto il mondo.
Il processo è iniziato da pochi anni, ma già si vedono i primi frutti: vini di qualità, etichette ricercate, progetti ambiziosi, buoni investimenti e futuro che sicuramente sorride ai produttori di zona.
Quelle montagne che si specchiano nello specchio delle acque del lago possono ora fregiarsi anche di bellissime e curatissime vigne che hanno arricchito uno degli scorci panoramici più belli del mondo e le tavole della gente che sa apprezzare il vino delle terre Lariane.