WHISKY E WHISKEY | DISTILLATO
WHISKEY AMERICANO
Il metodo americano è simile a quello scozzese. Dopo la raccolta e la fermentazione dei cereali, dove si usa soprattutto il il mais, si opta per due distillazioni, in alambicchi continui o discontinui, che comunque sono sufficienti per ben ammorbidire una materia prima come il mais. Il Tennessee Whiskey ha una variante rispetto alle altre acquaviti americane, poiché viene filtrato con cenere d’acero. Il periodo d’invecchiamento deve essere per almeno 2 anni e si adoperano per questo passaggio botti di quercia.
Il riposo può durare anche molte annate, dopo le quali viene aggiunta acqua per portare la gradazione tra i 40 e i 50 gradi. Le maggiori distillerie sono nel Tennesse (qui si dà vita, tra l’altro, al Jack Daniels) e nel Kentucky, dove è insediata la Jim Beam, la prima produttrice mondiale di Bourbon. Marchi famosi sono anche il Four Roses, il Wild Turkey, il Fighting Cock.
Per essere precisi, il Bourbon, inventato nel 1789, è ottenuto con l’80 percento di mais, segale e orzo; il Tennessee con il 51 percento di mais, più segale e orzo maltato e viene filtrato con carbone di acero; il Rye Whiskey si compone per il 51 percento di segale; il Corn Whiskey si ottiene con l’80 percento di mais.